Mina Harker nel nostro immaginario collettivo ha il volto delicato e diafano di Winona Ryder, nel celebre “Dracula di Bram Stoker” di Coppola. A volte è stata dimenticata, tagliata, resa marginale o ridotta a una indefinita entità denominata per l’occasione come una generica “moglie di Dracula”. Ma chi c’è sotto la maschera? Vogliamo indagare, tra suggestioni vampiresche e archetipi gotici. Inevitabilmente ne usciremo impolverate ma qualcosa sotto alla coltre vogliamo scoprirlo e farlo pulsare. Come una vena sulla gola. E ci faremo cacciatrici e cacciatori di vampiri per scovare come e dove si aggirano oggi i signori della notte. Saranno ancora potenti e spaventosi? Oppure imbolsiti e pigri, si limitano a succhiarci le energie? Suscitano fascino e desiderio o ci fanno solo pena? Noi vogliamo la leggenda.
Scegliere il vampiro come materiale su cui impostare un progetto artistico significa accogliere consapevolmente la sua natura molteplice, sfaccettata, contraddittoria e inafferrabile. Significa accettare il gioco e quindi il rischio di essere sempre a un passo dall’eccesso, dal ridicolo, dal comico voluto e involontario, in bilico tra la tragedia pura e una sensualità voluttuosa e talvolta pop. Nello spettacolo esploriamo quindi la pluralità dei linguaggi e dei livelli narrativi. Cambiamo spesso il punto di vista, come il vampiro può trasformarsi in molte creature così la nostra Mina è investita del potere della molteplicità: pur restando sempre sé stessa si espande, muta, da narratrice a spettatrice, da vittima a carnefice, da languida e fragile a guerriera. Si permette tutto, nel dialogo col pubblico, in difesa e in attacco, disperata e giocosa.
Il progetto complessivo sul romanzo di Bram Stoker prevede diverse performance, ciascuna con un focus specifico su alcuni personaggi del romanzo: oltre a Mina Harker, Lucy Wensterna, Van Helsing e Reinfield. Al termine di questo ciclo di studi singoli, i personaggi convergeranno in un unico spettacolo. Solo in questa tappa finale del progetto vedremo il celebre vampiro finalmente in scena, incarnato dal corpo lieve, nervoso, conturbante di un danzatore anziano.
MINA
Di Livia Castiglioni
Con Nora Godano
Voci off Livia Castiglioni e Simone Nebbia
Grafica e oggetti di scena Fabio Imperiale
Regia Livia Castiglioni
ORARI
Venerdì 14 febbraio ore 20:00
Sabato 15 febbraio ore 20:00
Domenica 16 febbraio ore 17:00
BIGLIETTI
Intero 15€
Ridotto 10€
ABBONAMENTI
Questo spettacolo è compreso nell’abbonamento STAGIONALE, PROSA, CARNET