Alan. Eva. Un matrimonio. Un giardino.
Alan è il marito perfetto, è attento, disponibile, lui mostra quella sicurezza in se stesso che è spesso richiesta ad ogni uomo. Alan ragiona, ha sempre la risposta pronta, non riesce a stare volentieri nell’incertezza, non riesce del tutto a comprendere il mondo di Eva e le sue fragilità, eppure è disposto a qualsiasi cosa pur di renderla felice. Eva invece è diversa, è un pò scontrosa, non proprio la moglie ideale, ma sicuramente onesta nella sua antipatia e nel suo cinismo. Eva si fida di suo marito, lo apprezza, lo stima e lo dà anche un po’ per scontato. Lei non si vergogna delle sue debolezze e, alla ricerca di un senso più elevato, si perde spesso nel proprio dolore. Sono sposati da anni ormai, si conoscono bene, si trovano in quello specifico momento di quando si è in bilico tra la comodità e lo sconforto, l’abitudine e il bisogno di un nuovo inizio.
In questa storia, dove il femminile e il maschile si intrecciano, si aggrediscono e si dissolvono… come si arriva Altrove? In questo spazio senza tempo, quando il passato pesa tanto quanto il futuro… dove si ritrova la speranza? E nella disperata necessità di affermare la vita… chi dei due, per il bene di entrambi, avrà furtivamente peccato?
Altrove racconta la storia di un matrimonio. In questa relazione di coppia entrambi i protagonisti sono incastrati, apparentemente una pandemia ne è la causa, ma un occhio attento percepisce fin da subito che altre sono le motivazioni che impediscono una separazione, magari i motivi sono psicologici, emotivi oppure economici.
Altrove è una Commedia nera. Nonostante questa storia da una parte porti il pubblico ad un’identificazione con i personaggi, dall’altra, la paura e l’insicurezza si insinua atto dopo atto nei protagonisti, e di conseguenza anche nello spettatore, lasciandolo con una pronunciata sensazione di inquietudine e smarrimento.
La Commedia diventa quindi non solo un’ancora di salvezza, ma anche una possibile via di fuga, facendo in modo che, attraverso l’apparente leggerezza, l’ironia e il sarcasmo, entrambi i personaggi cerchino senza sosta di sopravvivere a se stessi e all’altro.
ALTROVE
Di Agustina Risotto Interlandi
Con
Giorgio Cantarini
Agustina Risotto Interlandi
Aiuto regia Simona Meola
Scenografia Francesco Peccia
Musica e suono Lorenzo Cantarini
Regia Agustina Risotto Interlandi
ORARI
Venerdì 21 febbraio ore 20:00
Sabato 22 febbraio ore 20:00
Domenica 23 febbraio ore 17:00
BIGLIETTI
Intero 15€
Ridotto 10€
ABBONAMENTI
Questo spettacolo è compreso nell’abbonamento STAGIONALE, PROSA, CARNET