Fratelli a quattro gambe – Wertmuller e la sua arte in favore degli animali sabato 6 novembre

Massimo Wertmuller e l’Altrove Teatro Studio di Ottavia Bianchi e Giorgio Latini si schierano insieme dalla parte degli animali con una mostra di vignette ad opera dello stesso attore in difesa della causa animalista.

Sono infatti a centinaia le vignette nate dalla fantasia dell’artista, non solo relative a questa tematica. Di questa moltitudine verrà esposta negli spazi dell’Altrove una serie di disegni legati ai temi della natura, dell’ambiente e della protezione degli animali con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sull’argomento e raccogliere donazioni a favore di associazioni del territorio. Infatti l’Altrove Teatro Studio, fin dalla sua apertura, si è sempre votato a questa causa ed ha spesso organizzato raccolte per gli animali meno fortunati che soffrono il freddo nei canili. Anche questa volta la richiesta è la medesima: coperte, vecchi cuscini, crocchette e medicinali per animali oppure, in alternativa, donazioni in denaro che verrà devoluto interamente alla causa. Infatti anche quest’anno, con l’inverno alle porte, Ottavia Bianchi e Giorgio latini si sono mobilitati, stavolta con l’aiuto di un importante testimonial, Massimo Wertmuller, già molto attivo nel suo impegno a favore della causa ambientalista sui social e in varie occasioni di questo tipo, per smuovere le coscienze, raccontare aspetti meno conosciuti dei nostri amici pelosi attraverso l’arte e la parola poetica. Infatti durante la mattinata, in occasione dell’apertura della mostra, interverranno, oltre a Wertmuller e agli stessi direttori, altri esponenti del teatro e dello spettacolo come Andrea Lolli, Elisa Di Eusanio, Giulia Santilli, Caterina Gramaglia ed altri attori impegnati sullo stesso fronte per leggere alcuni brevi racconti tratti dal Bestiario di Dino Buzzati dedicati proprio ai nostri amici animali. La mostra resterà in esposizione per due settimane. L’accesso all’evento sarà gratuito nella mattinata del 6 Novembre alle ore 11.00, come gratuitamente sarà possibile ascoltare le letture di Buzzati nella medesima mattinata e visitare la mostra di Wertmuller anche durante le due settimane a seguire, previa prenotazione e la rinnovata preghiera di donazione di almeno uno degli elementi necessari alla sopravvivenza degli animali.

“Io penso che chi fa violenza su un animali è un essere schifoso perché sono creature deboli e indifese. Prendete per esempio un cucciolo in braccio, vi accorgerete subito che quella massa di peli, carne, cervello e cuore, anche di sentimenti, vi sta in braccio consegnandovi la sua fiducia. Se penso che invece qualcuno i cuccioli li getta dal finestrino o nei cassonetti, capisco Gandhi quando diceva che il grado di civiltà di un popolo di misura da come questo tratta gli animali. Chi imbraccia un fucile all’alba per andare a sparargli, accuratamente nascosto, non è degno di chiamarsi essere umano o civile perché quella inferta agli animali, come quella sui bambini, è la più vigliacca delle violenze e chi la produce è capace di tutto.”

Se non si inaspriscono pene e non si rifanno leggi per salvaguardare le creature più fragili (penso ad esempio alle api) forse riaprendo valori arcaici, nell’idea che il futuro sta nel passato, se non si fa questo, la battaglia della politica futura per me è una battaglia già persa.”

L’empatia è la grande sfida del futuro, la grande cura di questo mondo, la grande via, assieme alla cultura. Per la civiltà. Cominciando dai nostri fratelli a quattro gambe. Vi prego, aiutiamoli, aiutiamoci. Facciamo noi, nel nostro piccolo, come possiamo, nel nostro centimetro quadrato, un mondo migliore. Anche per non vedere le immagini che ogni giorno si vedono nei mattatoi per gli interessi di una lobby, o in un bosco per il divertimento dei cacciatori. O in un laboratorio per una ricerca fallace inferta sugli animali, o in un circo per sollazzare i bambini… Facciamolo, proviamo a farlo noi questo mondo migliore.”

Massimo Wertmuller

Nella nostra vita due sole cose ci hanno salvato nei momenti più bui: il teatro e i nostri animali. Abbiamo conosciuto tante persone buone e cattive ma nessuno di loro ha potuto darci, come ogni giorno fanno i nostri cani, amore incondizionato, l’insegnamento del valore della fedeltà, dell’amore sincero, della semplicità delle cose contro la continua corsa al risultato che questa società ci impone. Dove corriamo tutto il giorno? Cosa inseguiamo? Il cane se corre lo fa solo per giocare, sfogare le sue energie e la sua gioia senza far male a nessuno. Gli basta un pasto caldo e un po’ di buona compagnia per essere felice e fedele. Vive pienamente il suo presente e non si cura del domani. Sa benissimo cosa sia l’empatia e la cura. Usa l’istinto per riconoscere il pericolo e si farebbe uccidere per difendere il suo compagno. Non conosciamo esseri umani di cui poter dire tutte queste cose insieme. Chi non li difende in quanto nostri fratelli minori e immensamente più puri, anzi addirittura li uccide, è un essere che non merita pietà anzi ci auguriamo un inasprimento delle pene che preveda, per chi si macchia di questi reati, una pena commisurata e non inferiore a quella che egli stesso infligge a queste creature innocenti.”

Ottavia Bianchi e Giorgio Latini

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